Alla mia amatissima Bubu, del giardino il più bel fiore, perché si ricordi sempre dei suoi nonni.

domenica 14 giugno 2015

Bubu


BUBU
(Versione aretina)

Gnèn¹ misso nome Erica, a la mi’ niputina,
ma io la chièmo Bubu, perch’è troppo billina,
unn’ha manco tre anni, è bighinina².
I capelli son biondi com’ el grèno,
che te pèr guèsi³ de toccà lla seta,
si appena te li sfiori co la mèno,
e ce l’ha cusì vispi l’ucchiulini,
un ze sa si son verdi o marruncini,
che arzumiglieno propio a  du’ tupini.
E l’urecchie? sempre attente e tese
che paion guèsi quele d’una lepre.
Eppù4 che di’ ddel zu’nasino?
è dimolto billino, è cusì bello
che sembra l’abbion fatto col pennello.
Ma cià ’na lengua!Oh, un trova mèi posa,
anco si dorme, riesce a dì qualcosa.
La devi anco5 vedè quande camina,
che fugge su le punte com’el vento,
ma co la la grazia d’una ballirina.
Unzomba,6 per un v’asurdire,7
un’ultema cosa volgo dire,
che lé se rassumiglia un poc’ a ’n picchio8
si, si, è come lu’, è un gran furicchio!9

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note:

¹ gnèn. Le hanno.
² bighinina. Piccolina.
³ guèsi. Quasi.
4 eppù. E poi.
5 anco. Anche.
6 unzomba. Insomma.
7 per un v’asurdire. Per farla breve.
8 picchio. È un uccello noto per la sua alacrità. Passa gran parte del giorno a scavare il tronco degli alberi per costruirvi il nido.
9 furicchio. Detto di bambino che per la  sua vitalità e simpatia ti strappa l’amore.

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