Alla mia amatissima Bubu, del giardino il più bel fiore, perché si ricordi sempre dei suoi nonni.

mercoledì 10 giugno 2015

El zemafero

EL ZEMAFERO

Ve n’accordète quande
a Rezzo misseno i semaferi
che staveno lassù, sur un bel filo?¹
Alora c’era un tèle,ditto El Nèno,
che de mestier faciva l’ortolèno.
Andava nel zu’ orto al cumbrugliume²
per coglie lla virdura tenarina
ch’era sempre più fresca la matina,
pù atacchèva al carretto el zu’ Murino
per arivère presto al mercatino.
Passèva sempre pe’ l’istessa via,
ma questa volta ce trovò ’n intoppo.
Arivèto a l’incrocio de Baschioni³
sintì ’na guarghia4 che fischièva
e tutta ’nzcazzèta gni gridèva:
- quel’ omo c’è ’l rosso, o un lo vedete,
che ’n potete passère- 
Lu guardò ’n zu’,5guardò el carretto,
eppù,senza scomposse,  gni rispose:
- eh ce passo, ce passo,-
eppù diss’ al cavallo;  -vai Murino!-

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note:

1sur un bel filo. I primi semafori erano infatti appesi ad un filo che attraversava l’incrocio.
²cumbrugliume.Imbrunire.
³ Baschioni. Bastioni di Santo Spirito, delle  mura della città medioevale.
4 guarghia. Vigile urbano.
5’n zu’. In alto.

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