Alla mia amatissima Bubu, del giardino il più bel fiore, perché si ricordi sempre dei suoi nonni.

sabato 20 giugno 2015

La tilivisione


LA TILIVISIONE

È stèta un’invenzione propio bella
che vinne nel zicondo doppoguerra,¹
ma prima, quande ancora un ce l’aivi,
la sera,doppo disena,² che facivi?
O givi³a letto inziemi a le galine,
o te mittivi in chèsa,4 untorn’5al focolère,
’ndu6 se passèva l temp’ a chiacchierère
oppur’ a fère qualche facindina
per risparammiar’ el tempo la matina.
Le nostre donne ciaivon7  pu’sempre da fère
da rassettè8lla chèsa o da stirère,
o si qualcun per chèso ce’nvitèva,
se giva a veglia9 e se giochèva,
guèsi sempre a brischela o tressette,
tanto per svagass’un puchinino,
e lì fulmeni e saette,
se facivon certe litighète
che  manco un pocove lo ’mmaginète.
Quande arivò lé cambiò ’gni cosa,
me n’accordo come fusse ora,
e un c’eron zeghe,10
quande aguminciò Lascia o raddoppia
el giuvidì a le ghieci in punto
un c’era crischièno 11 solo o ’n coppia
che staccasse l’occhi da quelo scatolone12,
chè Maicche Bongiorno  pariva ’n dottorone
eppù te faciva divirtì cco’ concorrenti
c’ha di ppoco eron tutti gran zapienti.
13 però tutt’è cambièto,
invece che dua, tremila canèli ce sarèno
e ve potrà sembrère anco un po’ strèno,
col telecomando pù girèpper ore ’ntere,
ma ’n cè proprio più gnènte da vedere.

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note:

¹  sicondo doppoguerra. Dopo il 1945.
²  disena. Cena.
³ givi. Andavi.
4chèsa. Casa.
5untorn’. Intorno.
6’ndù. Dove.
7ciaivon. Avevano.
8rassettà. Mettere in ordine.
9giva a veglia. Si andava a passare la serata.
10 un c’eron zeghe. Non c’era niente da fare.
11crischièno. Persona.
12scatolone. Perché le televisioni allora avevano grandi dimensioni.
13 mò. Adesso.
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