Alla mia amatissima Bubu, del giardino il più bel fiore, perché si ricordi sempre dei suoi nonni.

sabato 20 giugno 2015

Lo scoppietto


LO SCOPPIETTO¹


Ce se giochèva guèsi sempre a guarghie e lèdri. Mò² ve dico come se faciva. Bisognèva trovère prima de tutto un rèmo de sambuco, ma che fusse diritto, se taglièva più o meno a ’na lunghezza d’una trintina de cintimetri, pù se cavèva de drento l’annema.³ Se pi glièva doppo un ramittino d’àvero,4 anco lu’ diritto, un puchinino più corto, ch’entrasse priciso priciso drent’al buco e gni si mittiva un mànneco per chienello bene’m mèno.5Come cacacceli6 s’usèva le cocchele7 d’àvero. Se ne mittiva drento una per volta, pù se zeppèva tutt’un chiocco8 co’ la bacchetta e la cocchela aventèva lontèno9 e faciva anco10un bel botto, è per questo che se chiamèva scoppietto. Come ce se giochèva? Se faciveno du’ squèdre, una de’ pulizziotti e una de lèdri, eppù ce se tirèva,11 ma unn’è12 che vinciveno sempr’ i pulizziotti, anzi un succidiva guèsi mèi.13

________________________________________________________________

note:

¹  Lo scoppietto. Così chiamato perché emette un piccolo scoppio.      
²  mò. Adesso.
³l’annema. La parte interna molle del tronco e dei rami di consistenza simile al polisterolo.
4 avero. Alloro.
5per chienello bene ’m mèno. Per avere una buona presa con la mano.
6cacacceli. Proiettili.
7cocchele. Bacche.
8tutt’un chiocco. Con una spinta energica.
9aventèva lontèno. Era lanciata lontano.
10 anco. Anche.
11 ce se tirèva. Cercavamo di colpirci.
12 unn’è. Non è.
13 guèsi mèi. Quasi mai.
________________________________________________________________

Nessun commento:

Posta un commento