Alla mia amatissima Bubu, del giardino il più bel fiore, perché si ricordi sempre dei suoi nonni.

giovedì 21 gennaio 2016

El baldino



EL BALDINO¹
 

Se faciva co’la farina de’ le brice,²
guèsi sempre la domenneca
perché doppo disena³
viniva a veglia4 da noi ’na certa Menneca
col zu omo e co’ su citti5
che de la brischela s’ereno amalèti6
e mentre se giochèva,
fra un carco e du’ trovèti,7
un pizzittin piruno8 se mangèva
e col vinzanto bono s’annaffièva.
La mi’ nonna  ce mittiva ’na ciocca de smarrino,9
i pinotteli10 e anco l’uvva passa,
e un faciva mèi a miccino,11
e doppo un puchinino
la facenda doventava proprio grassa,12
sintivi vinì ssu quel prufumino
che te facia vinire ’n bocca l’acqulina
perch’era fatto proprio a l’aritina.
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note:
¹  baldino. Castagnaccio.
²  la farina de’ le brice. Farina di castagne.
3  doppo disena. Dopo cena.
4  a veglia. A passare la serata.
5  col zu’ omo e co’ su citti. Con suo marito e i suoi figli.
6  s’ereno amalèti. Erano patiti.
7   fra un carco e du’ trovèti. Fra un carico e due battute scherzose.
8   un pizzittin piruno. Una piccola fetta ognuno.
9  ’na ciocca de smarrino. Un rametto di rosmarino.
10  i pinotteli. I pinoli.
11 faciva mèi a miccino. Non risparmiava mai sugli ingredienti.
12  la facenda doventava grassa. La faccenda diventava grande.
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