EL GIOCO DE LA
RULLA
Una volta ce se
giochèva parecchio anco da noi, ma mò un ze fa piue,1 ora ce
giocheno a Castello.2 La rulla era ’na forma de chècio3
più o meno d’una vintina de centimetri che se duviva fè rrotolère4
lungo un circuito senza scappè ffora,5 sinnòe eri squalifichèto.
Se putiva giochère da soli o a squèdre. Chi vinciva se piglièva le rulle de
l’avverzèri. Alora per giochère se duviva trovère una strèda sterrèta che un
fusse diritta, ma ciaesse anco6 le curve e magara che aesse anco la
scesa e la saglita.7 Se faciva el conto per stabilire i turni per
tirère eppù s’agumincèva.8 Ora, a dillo cusìe, sembrarebbe facele,
ma ce vuliva per d’avero ’na bella abilità per tirè lla rulla che unne
scappasse fora,9 eppù che ne la saglita unn’artonnasse ’nghietro10
e che ne la scesa un pigliasse l’aire11 e chissa ’nducche giva a
funire.12 I crischèni, specialmente i gioveni13 che
vuliveno ’mparère,14 se duviveno allenère dimolto per impratichisse,
ch’alora se duviva fère a miccino15 e perde ’nna forma de chècio,
unn’era ’na cosa tanto bella, ma più o meno ereno sempre li stessi a giochère,
una volta vincivi, una volta pirdivi, a la fine la facivi pèra.16
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note:
note:
1 mò un ze fa piue. Adesso non si fa più.
2 Castello. Città di Castello.
3 chècio. Formaggio.
4 fè rrotolère. Fare rotolare.
5 senza scappè ffora. Senza uscirne.
6 ma ciaesse anco. Ma avesse anche.
7 scesa e la saglita. Discesa e salita.
8 eppù s’agumincèva. Poi si incominciava.
9 unne scappasse fora. Non uscisse fuori.
10 unn’artonnasse ’nghietro. Non tornasse
indietro.
11 un piglièsse l’aire. Non prendesse troppa
velocità.
12 ’nducche giva a funire. Dove sarebbe andata a
finire.
13 i gioveni. I giovani.
14 che vuliveno ’mparère. Che avevano desiderio
di imparare.
15 se duviva fère a miccino. Si doveva
risparmiare.
16 la facivi pèra. Finivi per pareggiare.
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