Alla mia amatissima Bubu, del giardino il più bel fiore, perché si ricordi sempre dei suoi nonni.

giovedì 21 gennaio 2016

El motomme



EL MOTOMME1

 

Un giorno el mi bèbo me disse: -si passi a l’esème de terza meghia, te compro ’l  muturino.-2 Io era d’a ’n pezzo che ce penzèvo, e ciambivo tanto d’aello,3 ma a qui tempi de guadrini ce n’era puchinini4 e unn’aivo el coraggio de chiédegnene. Me missi subbeto a stughiè dde buzzo bono,5 e defatti ce la feci senza tanti problemi. Cusìe s’andoe dal Bocca,6 ch’era un meccaneco che el mi’ bèbo cunusciva, che arcommedèva7 le moto e ciaiva anco i muturini usèti.8 Alora aiva la bottega9 a cento metri dal Pino, in via Vittorio Veneto. I muturini che c’era alora ereno el Motomme, l’Itomme, l’Italjette e ’l Demme.10 El Bocca ciaiva un bel Mutum- mino11 tutto rosso, un tipo supersporte, che un costèva tanto, cusìe se dicise de pigliè quelo lie.12 Era un quattro tempi che giva a binzina. A chèsa me missi subbeto al lavoro. Lo lavai pirbinino con l’Omo13 perché era un puchinino sporco, che artonnò bello splendente come quande era scappo da la fabbreca.14 Per impra- tichimme un puchinino feci diverzi giri ne l’èa,15 anco perché aiva le marce a l’invercia16 co’ la prima in giue e la siconda e la terza in zue. Doppo agumniciai anco a vi’ ppe la via, da l’omprimo pièno17 eppù sempre più forte. Giva18 proprio bene e andette bene per una mesèta,19 doppo agunimciòe a rompese spesso, una volta scappèva la catena, un’antra volta svalvelèva, un’antra aiva problemi al carburatore, alora el mi’ bèbo gni disse al Bocca che unn’era el chèso de chienello,20 che era meglio si se ne piglièva uno novo, ma lu’ un ce l’aiva e alora ce portò dal Caneschi che li vindiva novi e aiva la bottega pel Corzo.21S’arprese un’antro Motomme22 supersporte che lo chienètti una ghicina d’anni, anco si doppo qualche anno el mi’ bèbo pe’ ggire a lavorère,23 comproe ’na vespa che la putivo guidère anch’io. La domenneca ce s’artrovèva noi bordellotti24 che s’aiva el muturino e in zette o otto se giva al giro, una volta de quae, una volta de lae, una volta ce s’andoe anco al mère,25 a Cesenateco. Ogni tanto ce se scambièveno, cusìe se provèva anco come andaveno quel’altri.26

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note:
1  Motomme. Motom.
2  el muturino. Il ciclomotore.
3  ciambivo tanto d’aello. Desideravo tanto di averlo.
4  de’ guadrini ce n’era puchinini. Non c’erano molti soldi.
5  stughiè dde buzzo bono. Studiare con grande volontà.
6   Bocca. Soprannome di Roberto Caldari, corridore di moto abbastanza noto e meccanico di  professione.
7  che arcommedèva. Che riparava le moto.
8  muturini usèti. Ciclomotori usati.
9  la bottega. L’officina.
10 Motomme, l’Itomme, l’Italjette e ’l Demme. Motom, Itom, Italjet, Dem.
11 un bel mutummino. Un bel Motom.
12 pigliè qquelo lìe. Comprare quello lì.
13 con l’Omo. Detersivo marca Omo, molto usato un tempo e oggi non più in commmercio.
14 scappo da la fabbreca. Appena uscito dalla fabbrica.
15 ne l’èa. Nell’aia.
16 a l’invercia. All’arrovescio.
17 da l’omprimo pièno. Da principio piano.
18 giva propio bene. Andava proprio bene.
19 per una mesèta. Per circa un mese.
20 el chèso de chienello. Il caso di tenerlo.
21 corzo. Corso Italia.
22 un antro motemme. Un altro Motom.
23 pe’ ggire a lavorère. Per andare a lavorare.
24 noi bordellotti. Noi ragazzi.
25 anco al mère. Anche al mare.
26 come andaveno quel’altri. Come andavano quelli degli altri.
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