Alla mia amatissima Bubu, del giardino il più bel fiore, perché si ricordi sempre dei suoi nonni.

giovedì 21 gennaio 2016

El tilifunino



EL TILIFUNINO
 

Quande comprèi ’1l primo, per portallo
ce vuliva el garzone2 o ’l calissino.
Era cusì grosso che un z’apivi mèi
com’abraccallo,3 e pe ccomprallo
duvivi sborzè pparecchi sghèi.4
Ancora ’n parecchi posti un funzionèva,
ma si l’aivi, facivi ’n figurone,
che quande l’adoprèvi parivi un zignorone.
Ora unn’è più un bene de lusso,
ché lo pu’ vedere ’n mèno5 anc’a ’n vatusso.
Oggi uun’è mica piue un tilifunino,
è dovento un compiutere, un giuchino,
ce pu fère addiruttura l’arzumiglio6
e lo trimina bene7 anco un cittino.8
Via, è ’na gran cumudità, bisogna dillo,
ma te rendi conto che te, de ’n mezzo al mère,
pu’ telefonère a chi te  père,
e unn’è ’n’assurdità, se pol9 ben dire, 
che meglio de cusì un potrebbe gire.10
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note:
1 quande comprèi. Quando comprai.
2 el garzone. Il servo.
3 come abraccallo. Come prenderlo in mano.
4 sghèi. Soldi.
5 ’n mèno. In mano.
6 l’arzumiglio. La foto.
7 trimina bene. Lo sa usare bene.
8  cittino. Bambino.
9 se pol. Si può.
10 gire. Andare.
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