Alla mia amatissima Bubu, del giardino il più bel fiore, perché si ricordi sempre dei suoi nonni.

mercoledì 20 gennaio 2016

I du matti



I DU’ MATTI

 

Al manicomio c’ereno du matti
che cridiveno  d’èssere guariti.
-Sè che se fae?1- disse uno
-ora quatti quatti2 se vae dal direttore
e gni se dice che semo rinzaviti,
o che vu’ fère, ce l’ha ditto anco ’l dottore
che qui drento un ce se pol più stère.3 -
Quande funno4 davanti al direttore
gni prospettonno el chèso5 e lu’ gni disse:
 - va bene, ve mettaroe a la prova,
perché cusì a nèso,6 un me parete propio sèni
me sembrète ancora un puchinino scemi,
tra vo’ e me se farà ’n patto,
perché unn’è7 ben fatto che s’arlasci
chi dice d’essè ssano, e ’nvece è matto.-
Cusìe li portòe drento a ’na stanza
indù c’erèno un bancone e  du’ scaffèli
e gni disse:- te devi fa vvista8 d’esser’ uno
che viene per comprè  lle middicine
e te fè el farmacista, aete capito bene?-
- ie ie-9 gni disseno contenti,
-vedarete che a momenti ve convinciarete
che noaltri un ce se chède ne la rete.
Quelo che duviva comprè lle middicine
s’avicinò al bancone e,
-me dète un chilo de cimento-
disse con un fère da sorgnone,
e quel’altro che faciva el farmacista
gni rispose co la su’ vucina
-ndu ve lo metto, n’una buccittina?-
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note:
1 sè che se fae?  Sai cosa facciamo?
2  quatti quatti. Zitti zitti. 
3  un ce se pol più stère. Non si può più stare.
4 quande funno. Quando furono.
5 prospettonno el chèso. Prospettarono il caso.
6 cusì a nèso. Così a naso.
7 perché unn’è. Perché non è.
8 fa vvista. Fare finta.
9  ie, ie. Si,si.
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