LA BANCA
Un
giorno disse el Gosto a la Maria:1
-Oh Maria lo s’è che gnarebbe fère,2
ce sarebbe le schèle d’aggiustère,3
ce sarebbe le schèle d’aggiustère,3
un
ce se camina piuè4 e la sera,
quand’ariv’el
cumbrugliume,5
ch’a
malapena ce se vede lume,6
se
rischia per d’avero
de fè ccone fec’el poro Piero-.7
- Oh come se fa- disse la Maria
che ’n ce s’ha el becco d’un guadrino8
manco per comprère9 ’no
scalino.-
-Lo sè ch’ho auto ’na penzèta,-10
disse ’l Gosto ingalluzzito,11
-domèni vado ’n banca dal Guirrino,
quelo che conosce ’l mi’ cugino,
e gni dico si ce presta qualcusina,
almeno pe ppoté ffère la calcina.-12
El giorno doppo inforcò la bicigretta,13
ma quand’ artonnò era tutto nero,14
-lo sè che quelo è ’n’amico per d’avero,
m’ha ditto si gni putivo dè lla garanzia,
che penzèva ch’aessi un’abazzia?15
Bella robba le banche,
te volgon ddè16 l’ombrello si
c’è ’l zole
ma ’n te lo preston’ mèi quande che piove!-17
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note:
1
Gosto e
la Maria. Due contadini marito e moglie.
2 gnarebbe
fère. Bisognerebbe fare.
3 schèle d’aggiustère. Scale da aggiustare.
3 schèle d’aggiustère. Scale da aggiustare.
4 un ce
se camina piue. Non ci si cammina più, cioè sono diventate pericolose.
5 cumbrugliume. Imbrunire, sera.
5 cumbrugliume. Imbrunire, sera.
6
ch’a malapena ce se vede lume.
Che appena si riesce a vedere.
7
el poro Piero. Un
contadino vicino morto cadendo per le scale.
8 el
becco d’un guadrino. Non abbiamo denari.
9 manco per comprère. Nemmeno per
comprare.
10 ho auto ’na penzèta. Ho avuto un’idea.
11
ingalluzzito.
Rinfrancato.
12 pe ppoté ffère la calcina. Nemmeno per
fare la malta.
13
la bicigretta. La bicicletta.
14 era tutto nero. Era molto arrabbiato.
15 ch’aessi
un’abazzia. Fossi proprietario di un’abazia.
16 te
volgon dè. Ti vogliono dare.
17 quande che piove. Ti prestano il danaro solo
se non ne hai bisogno.
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