LA LUCE
El
Menco e la Maria eron du’ contadini
che
la fème li sbuccièva,
unn’aivon
mèi un duino,1
manco
per comprass’ un tegamino
Lu’
era stèto mèle2 tanto tempo
e
alora, lo saparete,
per
gnente un te viniva manco ’l prete.
L’ultimi
guadrini3 l’aiveno spesi
pe’ccomprè
lle middicine,4
ma
ciaiveno da sdebbetasse5 col dottore
ch’era
vinuto per curall’ a tutte l’ore.6
Un
zapivon propio come fère
anco
la bulletta gn’er’ ariva da paghère!7
A
la fine disse la Maria:
-bisogna
c’andìa a trovè8 lla mi’ cugina,
che
le’ sta bene, un fa’ la contadina,
pe
vvedé ssi ce presta qualcusina.-
Quande
artonnoe parìa propio contenta,
ma
subbeto se fece preoccupèta.
-Ora
come se fae, - diss’al marito,
-con
questi sghèi9 se riesce a malapena
o
a paghère ’l dottore o la bulletta,
ma
lo sé ch’è propio ’na disdetta!-
-Murmio,
o che vu fère-10 disse ’l Minchino,
-gnarà
paghère11 la bulletta, ce conviene,
sinnoe
ce cavon’ subbeto la luce,
el
dottore un ce cavarà mica le vene?-
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note:
1
unn’aivon mèi un duino. Non
avevano mai un soldo.
2
era stèto mèle. Era stato
ammalato.
3 l’ultimi guadrini. Gli ultimi soldi.
4 pe
ccomprè lle middicine. Per comprare le medicine.
5 ma
ciaiveno da sdebbetassse. Dovevano ancora sdebitarsi.
6 pe ccurall’ a
tutte l’ore. Di giorno e di notte.
7 la bulletta gn’er’ ariva da paghère. Era
arrivata la bolletta dell’Enel da
pagare.
8 c’andia a trovè. Che vada a trovare.
9 con questi sghèi. Con questi soldi.
10 murmio,
o che vu fère. Amore mio, cosa vuoi farci.
11 gnarà
paghère la bulletta. Bisognerà pagare la bolletta.
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