Alla mia amatissima Bubu, del giardino il più bel fiore, perché si ricordi sempre dei suoi nonni.

martedì 19 gennaio 2016

La luce



LA LUCE

El Menco e la Maria eron du’ contadini
che la fème li sbuccièva,
unn’aivon mèi un duino,1
manco per comprass’ un tegamino
Lu’ era stèto mèle2 tanto tempo
e alora, lo saparete,
per gnente un te viniva manco ’l prete.
L’ultimi guadrini3 l’aiveno spesi
pe’ccomprè lle middicine,4
ma ciaiveno da sdebbetasse5 col dottore
ch’era vinuto per curall’ a tutte l’ore.6
Un zapivon  propio come fère
anco la bulletta gn’er’ ariva  da paghère!7
A la fine disse la Maria:
-bisogna c’andìa a trovè8 lla mi’ cugina,
che le’ sta bene, un fa’ la contadina,
pe vvedé ssi ce presta qualcusina.-
Quande artonnoe parìa propio contenta,
ma subbeto se fece preoccupèta.
-Ora come se fae, - diss’al marito,
-con questi sghèi9 se riesce a malapena
o a paghère ’l dottore o la bulletta,
ma lo sé ch’è propio ’na disdetta!-
-Murmio, o che vu fère-10 disse ’l Minchino,
-gnarà paghère11 la bulletta, ce conviene,
sinnoe ce cavon’ subbeto la luce,
el dottore un ce cavarà mica le vene?-
_____________________________________________________

note:

  1    unn’aivon mèi un duino. Non avevano mai un soldo.
  2    era stèto mèle. Era stato ammalato.
  3    l’ultimi guadrini. Gli ultimi soldi.
  4    pe ccomprè lle middicine. Per comprare le medicine.
  5    ma ciaiveno da sdebbetassse. Dovevano ancora sdebitarsi.
  6      pe ccurall’ a tutte l’ore.  Di giorno e di notte.
  7   la bulletta gn’er’ ariva da paghère. Era arrivata la bolletta dell’Enel da
      pagare.
  8   c’andia a trovè. Che vada a trovare.
  9   con questi sghèi. Con questi soldi.
10   murmio, o che vu fère. Amore mio, cosa vuoi farci.
11   gnarà paghère la bulletta. Bisognerà pagare la bolletta.
________________________________________________________________

 


 


 

Nessun commento:

Posta un commento