LE FIGURINE
Alora usèva fère la cullizzione¹
de figurine. Per invogliacce a compralle c’ereno de l’umini² che ce regalèveno
l’albumme e un po’de pacchittini quande s’usciva da scola. M’accordo che c’ereno tanti doppioni e noi ragazzi ce se scambièveno pe ffinì la cullizzione.
Con quele che ciavanzèveno³ ce se giochèva, o a suffino o a murino. A suffino
se giochèva cusìe: se stabiliva la posta, cioè quante figurine se duvivon
mettere per ugnuno, se mittiveno rinzoprellète4 sopra un murillino,5
eppù con un zoffione se duvivon fère arvoltère.6 Tutte quele
che s’arvoltèveno l’aivi vinte. Per dicidere chi duviva tirè pper primo se faciva el conto.7 A
murino valiveno le regole del suffino, ma ’nvece de mettele sopra al murillino,
se chiniveno con un deto8 atacche9 al muro. Ce se faciva
un rigo che tutti tirasseno da lie.10 Se cavèva el deto e le figurine
cadiveno ’n terra, quele che s’arvoltèveno l’aivi vinte.11 A questo
sicondo gioco ce giochèvo poco, perché unn’è che me piaciva un gran che, un ce
vincivo guèsi mèi, più che altro c’entrèva la furtuna, eppù un putivi fè
vvedé quant’eri brèvo.
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note:
¹ fère la
cullizzione. Fare la collezione.
² de l’umini. Delle persone.
³ ciavanzèveno. Avevamo in più.
4 rinzoprellète. Una sopra l’altra.
5 murillino. Muro basso.
6 fère arvoltère. Fare rivoltare.
7 se faciva ’l conto. Si faceva la conta.
8 se chiniveno con un deto. Si tenevano con un dito.
9 atacche. Attaccate.
10 tiràsseno da
lie. Tiràssero da lì.
11 che
s’arvoltèveno l’aivi vinte. Vincevi
tutte quelle che si rivoltavano.
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