LO
SCONTENTO
El
zu’ nome vero era Vincenzo,
ma
tutti lo chiamavon Lo scontento,
un
c’era cosa che gni stesse bene,
si
era nuvvelo,1 lu’ vuliva ’l zole
e
si piuviva diciva -o perché piove?-
La su’ donna,2 la Rusina,
La su’ donna,2 la Rusina,
un
zapiva più che fère,
er’arabbièta
la sera e la matina
ché
unn’era contento manco del mangère.
Per
disena,3 si portèva ’n tavela la pasta,
lu’
gni diciva -Rusina, adesso basta!-
Si
’l giorno doppo gni faciva un bel brudino,
lu’
subbeto diciva ch’era robba da cistino.4
Un
parlemo pu’ del zu’ lavoro,
lu’
de mischieri faciv’ el falegnème
e
guèsi sempre aiva bisogno d’un garzone5
per
costruì nna porta o un finestrone,
ma
’sta perzona, che fusse giovena o anzièna
era
tanto si risistiva pe’ na sittimèna.
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note:
1 si
era nuvvelo. Se era nuvolo.
2 la
su’ donna. Sua moglie.
3 per
disena. Per pranzo o cena.
4 robba
da cistino. Roba da buttare.
5 garzone.
Aiutante.
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