Alla mia amatissima Bubu, del giardino il più bel fiore, perché si ricordi sempre dei suoi nonni.

domenica 17 gennaio 2016

Nascundino


NASCUNDINO


Quande se faciva questo gioco s’era sempre ’na branchèta1 perché in pochi un divirtiva, eppù se faciveno giochère anco le cittarelle.2 Se faciva el conto3 e a chi tocchèva duviva stère a tèna.4 Contèva de solito fino a trenta, per dacce el tempo d’anniscondece,5 pù agumincièva a sbircière6 e anco allontanasse7un puchinino pe vvedere un du’ s’era anniscosti8 e, si ce vidiva, diciva, visto el Ti- zio ghietro al murillino, visto el Chèio ghietro al moro,9e s’era squalifichèti, ma si c’era uno che riusciva a fè ttèna senza esse vvisto, diciva liberi tutti e chi era a tèna ce duviva armanere per un antro giro.

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note:

1 branchèta. Un bel gruppo.
2 cittarelle. Ragazze.
3 el conto. La conta.
4 tèna. La posta, di solito posta su un muro o un albero dove chi contava doveva stare con le spalle rivolte ai compagni e con gli occhi chiusi.
5 anniscondece. Di nasconderci.
6 sbircière. Guardare.
7 allontanasse. Ad allontanarsi.
8 s’era anniscosti. Ci eravamo nascosti.
9 moro. Gelso.
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