Alla mia amatissima Bubu, del giardino il più bel fiore, perché si ricordi sempre dei suoi nonni.

sabato 16 gennaio 2016

Rubba banghiera


RUBBA BANGHIERA

 

Era uno de’ pochi trovèti¹ ’ndù se faciva giochère anco le cittarelle.² Ce vuliveno du’ squèdre e uno che chiniva la banghiera,³ che de solito era ’na pezzola,4 e che facisse anco da albitro. Se faciva du’ file una de fronte a quel’altra, eppù l’albitro ce chiamèva dua a la volta, o du citti o un citto e ’na citta5. Bisognèva piglià la pezzola eppù scappère senza che quel’altro riuscisse a toccatte. Era un giuchino un po’ longo perché dimolte volte se faciva finta de pigliè la banghiera, cusì, si quel’altro te tocchèva prima che l’aessi presa, era squalifichèto. Quande s’era un citto e ’na citta a giochère, se faciva scappère a posta, cusì quande gni dèvi ghietro per piglialla,6 putivi anco abraccalla,7 e gli putivi dè ’nna strizzatina, specialmente a quele caivon misso degià le pocce,8 cusì te putivi anco aluzzère.9 C’era qualche cittarella che l’aiva sode10 come du’ bocce da bigliardo. Sicondo me l’aivon capito anco loro quel giuchino, ma ce staveno, perchè gni  piaciva fasse strupiccière.11

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note:

¹  trovèti. Giochi, divertimenti.
²  cittarelle. Ragazzine.
³  che chiniva la banghiera. Che teneva la bandiera.
4  pezzola. Fazzoletto.
5 un citto e ’na citta. Un ragazzo e una ragazza.
6  per piglialla. Per acchiapparla.
7  putivi anco abraccalla. Potevi anche abbracciarla stringendola.
8  misso degià le pocce. Avevano già sviluppato il seno.
9   aluzzère. Eccitarti.
10 sode come du’ bocce da bigliardo. Sode come due bilie da biliardo.
11 fasse strupiccère. Farsi palpare.

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